L'importanza dei social nella sensibilizzazione sull'endometriosi

Pubblicato il 
27/3/24

La condivisione online di una malattia cronica può fare la differenza?

Hai mai pensato quanto sia potente la sensibilizzazione online? E se ti dicessi che potrebbe svoltare la vita ad un paziente cronico? Beh, oggi succede sempre più spesso, come nei casi di pazienti che scoprono di avere l’endometriosi, dopo averne letto o sentito sui social.

Marzo è il mese dedicato alla sensibilizzazione dell'endometriosi. Oggi, 28 marzo, è la Giornata Mondiale dell'Endometriosi.

Endo- che?

L'endometriosi è una malattia cronica in cui un tessuto simil-endometriale (quello che normalmente riveste l'utero) cresce al di fuori dell'utero e può causare dolore ed altri sintomi.

Molto spesso viene definita in modo errato come malattia femminile o ginecologica. Ci sono casi però in cui il tessuto è stato trovato anche in altri organi ed anche gli uomini possono soffrirne.

In media, c'è un ritardo diagnostico di 7-10 anni. Questo è dovuto ad una scarsa consapevolezza della malattia sia tra i pazienti che tra i medici, che anche ad una sottovalutazione e minimalizzazione del dolore provato dai pazienti, principalmente donne.

Screenshot del termine di ricerca "endometriosi" su Google

Internet ha cambiato l‘informazione

Oggi il mondo digitale offre un'ampia gamma di risorse e informazioni per coloro che cercano di comprendere ed affrontare l'endometriosi.

Basti pensare al fatto che “What is endometriosis?” è stata la terza domanda più popolare a tema salute, ricercata su Google nel 2018. O al fatto che ogni mese, soltanto negli Stati Uniti, vengano eseguite più di 400.000 ricerche sull'endometriosi.

L'hashtag #endometriosi su Instagram conta più di 60 mila post

Testimonianze sui social

La testimonianza diretta di qualcuno che vive in prima persona un'esperienza fa sempre la differenza.

Condividere online una malattia può fornire un enorme supporto a chi cerca conforto, consigli su come ottenere una diagnosi, a quale medico rivolgersi o come migliorare i propri sintomi.

Chi condivide la propria storia ed il proprio dolore online si fa carico di una consapevolezza che può essere preziosa per altre persone.

4 esempi di profili Instagram che creano consapevolezza sul tema endometriosi

Da sinistra a destra @apendometriosi - @endometriosidiritti - @erika.frattolillo - @male_non_ e_ normale
Da sinistra a destra @apendometriosi - @endometriosidiritti - @erika.frattolillo - @male_non_ e_ normale

I messaggi che ricevono da chi li segue valgono più altri mille paragrafi in cui potrei spiegare come la sensibilizzazione online faccia la differenza.

Messaggio 1: "Ei, ci siamo sentite qualche mese fa e volevo innanzitutto ringraziarti per l'informazione che trasmetti ogni giorno quasi come se fossimo tutte amiche. Credo sia uno degli usi migliore dei social." Messaggio 2: "Questo vuol dire usare i social in modo consapevole. Sono sempre più felice di seguirti!" Messaggio 3: "Volevo ringraziarti, se non fosse stato per quel video in cui racconti la tua esperienza non mi sarei mai presa di coraggio per ricominciare ad indagare... Mi stavo arrendendo e tu mi hai aiutato a non farlo" Messaggio 4: "Grazie di cuore perché il tuo profilo fa luce su questa malattia ancora sconosciuta a tantissime persone, da oggi sarò una tua seguace e lo farò con molto piacere. Ti ringrazio veramente di cuore. Grazie a profili come il tuo mi sento meno sola e forse meno malata."
Screenshot dalle storie in evidenza “Voi” di @erika.frattolillo

Da contesti come questo è chiaro che i social, se usati con uno scopo di divulgazione, sensibilizzazione ed attivismo, possono avere un impatto positivo sulla vita reale delle persone e creare community di supporto, quando un'istituzione come quella della sanità fallisce nell'aiutarle.

Fonti:

- Googling endometriosis: a systematic review of information available on the Internet - 10 Novembre 2016, PubMed Central

- High-Quality eHealth Websites for Information on Endometriosis: Systematic Search - 10 Gennaio 2024, PubMed Central

- Google's top trending health questions of 2018 - 29 Dicembre 2018, CBS News